Gentile Lettore, mi presento: mi chiamo Antonio Palmiero e sono nato a Milano il 30 giugno del 1959.
La passione per la scrittura ha caratterizzato i miei anni giovanili, sin da ragazzo, per perfezionarsi e concretizzarsi nell’età adulta. Il desiderio di comunicare e trasmettere il mio pensiero, nero su bianco, circa i differenti aspetti della vita e delle esperienze che l’hanno caratterizzata, ha decretato la scelta di pubblicare la mia produzione letteraria.
Grazie ad una esistenza vissuta appieno nei vari ambiti che hanno disegnato il mio quotidiano, dalla sfera affettiva a quella professionale, da quella genitoriale a quella nell’ambito formativo, ecc. con un occhio sempre rivolto ai giovani, ho deciso di dedicarmi alla pubblicazione dei libri da me redatti nei differenti generi letterari.
Di natura eclettica, ho spaziato dal genere “giallo/thriller” al “romanzo fantasy” nonché testi di “narrativa”, per arrivare a toccare i “romanzi di formazione” senza farmi mancare quelli “biografici ed autobiografici”, non tralasciando nemmeno libri di “poesie”, “umoristici” e di “aforismi”.
Come intuibile, quindi, è mia volontà offrire una scelta abbastanza ampia e variegata per riuscire a raggiungere e soddisfare le esigenze di un pubblico di lettori il più ampio possibile. Non so se riuscirò in tale proposito, ma questa è la mia intenzione alla quale solo il vostro riscontro potrà dare affermativa risposta circa l’esito favorevole.
Ogni opera letteraria redatta porta con sé quello che viene definito lo “stile” dell’autore: se da un lato questo rappresenta il suo DNA – difficilmente modificabile – dall’altro ogni scritto viene inevitabilmente filtrato dal proprio modo di vedere.
Detto in altri termini, ogni tema da me affrontato non può prescindere da quei valori formativi e fondanti con i quali sono cresciuto e ai quali sono stato educato. Questo aspetto rappresenta una forma di coerenza di vita, ancor prima che narrativa, che si manifesta negli elaborati da me realizzati nel rispetto di quei valori etici alla base della mia formazione di uomo.
Ciò non significa che essendo di fede cristiana e cattolica non possa esprimere opinioni che potrebbero discostarsi dalla comune ortodossia, ma significa che gli eventi descritti nei vari testi che pubblicherò saranno visti sotto questa ottica, questa chiave di lettura e relativa interpretazione.
Del resto il background culturale di ognuno di noi risente dell’ambiente in cui si è formato e sviluppato e quanto vado scrivendo, nel rispetto della libertà di pensiero di ognuno, ne è traduzione pratica. Forse che colui il quale abbia una visione politica di una determinata tendenza non sia portato ad interpretare gli eventi della vita sotto quella lente di ingrandimento? E, aggiungo, non è forse normale che quanto venga letto sia soggetto ai propri filtri culturali?
Così è, ma ciò che desidero esprimere è lo spirito di obiettività, per quanto umanamente possibile, che ho sempre cercato di avere, per esempio, anche relativamente ai temi di attualità da me indagati ed approfonditi.
Caro Lettore, ho sempre cercato di essere coerente con i miei principi ispiratori e, senza la presunzione di esserci sempre riuscito, spero di aver comunque offerto uno spunto di riflessione ora di carattere socio-politica, ora di natura introspettiva, ora etico-religiosa ma, ripeto, sempre con quello spirito di onestà intellettuale che, mi auguro, verrà apprezzato da chi vorrà leggermi.
Ho sentito il desiderio di esprimere queste considerazioni in quanto, nella lettura dei miei libri, alcuni concetti, che nel tempo son divenuti un punto di riferimento per la mia crescita interiore, l’asse portante per affrontare le problematiche della vita, vengono richiamati e ribaditi perché calzanti alla tematica lì trattata.
Non vuol essere, evidentemente, una forma di ripetizione – eventualmente rilevabile da chi acquistasse tutta la produzione letteraria di volta in volta rilasciata – che potrebbe assumere l’aspetto della stucchevolezza, quanto piuttosto un elemento costitutivo dell’esperienza consolidata nell’arco temporale della personale esistenza.
Il fine è quello, senza voler peccare di presunzione, di poter mettere a disposizione detta esperienza perché possa essere fruita al meglio dall’attento lettore affinché sappia trarne utili spunti per la propria crescita sia spirituale che materiale.
Quanto ti ho appena esternato vuol manifestare la mia volontà di entrare in contato con te chiarendo, sin dal mio esordio, la linea editoriale che intendo portare avanti: senza la pretesa di essere condiviso su ogni posizione espressa, aperto ad un confronto schietto e deontologicamente corretto, auguro, a tutti coloro che lo desidereranno, una buona lettura dei miei libri e una miglior riflessione personale.
A presto!
Con affetto, Antonio