Antonio Palmiero

A Carnevale, ogni Scherzo Vale?

A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE_AntonioPalmiero

Sul tema del Carnevale ho già scritto un articolo pubblicato – sempre su questo BLOG – il 2 febbraio 2023 dal titolo: Quale relazione sussiste tra il “Carnevale” e il “Cristianesimo”? che, per vostra curiosità, vi invito a leggere.

Oggi vorrei, invece, trattare questo tema ricorrente sotto l’aspetto dei comportamenti a livello sociale e del modo di vivere quella che è e dovrebbe essere e rimanere una festa, un divertimento collettivo prima dell’inizio della S. Quaresima, periodo penitenziale e di preparazione alla S. Pasqua (a tal proposito, per chi lo desiderasse, vi riporto il link ad un altro articolo a quest’ultima attinente: La S. Pasqua e la Pasquetta: quali i simboli e il loro significato? ).

LE DATE

Giusto per informazione, va ricordato che la data, o meglio, le date di questa festa cambiano in funzione della domenica di Pasqua che – per chi segue il rito Romano – nel 2024 vedrà il giovedì grasso cadere nella giornata di giovedì 8 febbraio, il martedì grasso il 13 febbraio e mercoledì 14 febbraio sarà il mercoledì delle Ceneri. Diverso invece il Carnevale Ambrosiano, legato appunto a Sant’Ambrogio e dunque solo alla realtà milanese, che si celebra alla fine anziché all’inizio della settimana (sabato 17 febbraio 2024).

CONSIDERAZIONI

Chi non ricorda la famosa canzone del 1968 di Caterina Caselli: “Il Carnevale”? Ebbene in quella canzone questa ricorrenza veniva confrontata, paragonata, alla fine di un amore. Infatti così recitava nel suo ritornello: “Il Carnevale / finisce male/ e questa maschera ormai non serve più / mi fai morire / di crepacuore / e le mie lacrime son coriandoli per te…”.

Lacrime d’amore, lacrime di dolore…

Iniziamo bene… Ma se è un momento di festosa baldoria mascherata, non dovrebbero anche essere banditi la sofferenza, il dolore, la tristezza ecc.? Il punto è un altro. Purtroppo in queste giornate, dove carri allegorici sfilano per le strade e dove musiche, balli e scherzi imperversano, nel “caos” generale spesso avvengono anche fatti di violenza, regolamenti di conti, vedi in particolare, ma non solo, ciò che è accaduto in Brasile, il cui Carnevale è senza forse il più famoso al mondo (senza nulla togliere al nostro di Venezia).

Riporto alcuni episodi di cronaca:

1 – BRASILE: SOSPESO CARNEVALE PARATY DOPO SPARATORIA, UN MORTO. IL CARNEVALE DI SAN PAOLO (ANSA) “Carnevale tragico a Paraty, celebre località turistica tra Rio de Janeiro e San Paolo. Un uomo ha sparato sulla folla uccidendo una persona e ferendone altri nove, prima di essere arrestato dalla polizia. Lo sparatore, un ragazzo di 20 anni, ha confessato il crimine sostenendo di essere stato minacciato dalla vittima, che aveva 23 anni. Secondo la polizia, si è invece trattato di un regolamento di conti tra bande criminali rivali.”

2 – SAMBA, DELITTI E CORRUZIONE. IL CARNEVALE NERO DI RIO di Daniele Mastrogiacomo per “la Repubblica”. “…Rio e il Brasile vivono il loro momento di follia. Tutto è consentito nell’appuntamento più atteso dell’anno in un vortice di libertà che la tradizione ha sempre tollerato… Assieme al lutto per la morte atroce di Claudio da Silva, transgender di 25 anni, da tutti chiamata Piu: una delle ballerine più famose della scuola di samba Beija Flor, vittima di una delle tante gang che controllano il business dei carri e dei giochi d’azzardo”.

38 giugno 2020 laRegione: “Pugni e calci al Bar Viale: un regolamento di conti” di Samantha Ghisla.

I due gruppi di giovani coinvolti nella rissa avvenuta sabato sera al Bar Viale di Bellinzona – che ha portato al ferimento di quattro persone e all’arresto di quattro minorenni e due maggiorenni – si conoscevano e non erano nuovi a episodi di violenza… Come spiega da noi contattato il pp Respini, i giovani coinvolti (tutti maschi) hanno dei precedenti in tal senso e in particolare delle liti avvenute lo scorso novembre e poi in occasione dell’ultimo Carnevale”. 

4 – TORINOTODAY – “Palpeggiano quattro ragazzine mentre sfilano per il Carnevale a Borgaretto di Beinasco, bloccati e denunciati” di Davide Petrizzelli Giornalista (21 marzo 2023 08:12)

“Forse ubriachi, approfittando della festa del Carnevale, hanno avvicinato quattro ragazzine di 13-14 anni e hanno iniziato a palpeggiarle pesantemente, tant’è che queste ultime hanno faticato per divincolarsi dalla loro presa. È avvenuto nel pomeriggio di sabato 18 marzo 2023 durante la sfilata dei carri allegorici per le vie di Borgaretto di Beinasco, nel corso della quale sono dovuti intervenire i carabinieri della compagnia di Moncalieri per bloccare i due uomini, entrambi italiani sulla quarantina residenti nella zona del Canavese, e per portarli nella caserma cittadina dove sono stati identificati”.

E potrei continuare pescando qua e là fatti di cronaca che con la festa di Carnevale poco c’entrano, anzi, per nulla!

Vedete come anche un momento di gioia comune possa venir strumentalizzato per fini poco nobili, o meglio, loschi. Allora si impone non solo un discorso di prudenza da suggerire ai nostri figli, più facilmente esposti per età e voglia di vivere, giustamente, ma anche alle istituzioni che possano essere più vigili ed efficaci nella prevenzione e repressione di questi comportamenti criminali che nulla hanno a che vedere con un sano divertimento (e a una Magistratura che condanni, senza troppe remore per un eccesso di “buonismo/garantismo”, chi è stato colto in flagranza di reato e che questi comportamenti delittuosi non vengano sempre giustificati e liquidati con pene irrisorie, scontate, “abbuonate”…).

Manifestazioni con lancio di dolciumi a Fano, la sfilata dei carri allegorici a Viareggio – uno dei Carnevali più famosi in Italia assieme al già citato di Venezia – ecc.

Ma cos’è il Carnevale? Dalla locuzione “carne-levare” è riferito al giorno prima della Quaresima, periodo in cui, secondo la Chiesa cattolica, nel giorno delle Ceneri e nei venerdì di Quaresima è proibito mangiare la carne. Quindi il festeggiare con dolciumi e con balli, canti, mascherate e scherzi, vuol indicare la liberazione da ogni pensiero per poi immergersi nel periodo penitenziale e di preparazione alla S. Pasqua.

Eccoci al punto: gli scherzi

Esiste il famoso detto popolare che: “A Carnevale, ogni scherzo vale!”. Sì, ma facciamo attenzione a distinguere gli scherzi da atti totalmente delinquenziali, oltre che scemi!

Ricordo come, alla mia età giovanile – anni settanta – per “divertirsi” si usava riempire i capelli delle ragazze la schiuma da barba. Gioco innocente, ma qualcuno aveva pensato bene di usare, al loro posto, creme spray depilatorie…

Un altro gioco era quello ti tirarsi le uova (con relativo imbrattamento di muri, strade, ecc.) ed anche arance, ma qualcuno aveva pensato bene di mettere all’interno di questi agrumi anche delle “lamette da barba”: pochi, al vero, ma sempre imbecilli rimanevano!

Le fialette puzzolenti (se non ricordo male erano costituite da una soluzione acquosa di idrosolfuro di ammonio) erano il massimo del divertimento gettarle in uno scompartimento delle carrozze della metropolitana e poi scendere al volo…

Questo ciò che accadeva ai miei tempi, che trovava in quella occasione il modo di dare sfogo alle tante restrizioni che allora ci venivano imposte dai genitori e dalla società nel loro complesso, anche se il decennio ’68-‘78 fu un periodo di grande rivoluzione sociale e culturale nella scuola ma anche nei costumi della società che in parte modificò, anche profondamente, il modo di vivere, ma questo è un altro tema.

Oggi, però, si teme maggiormente l’esplosione di atti violenti sotto ogni profilo: dalle violenze private a danno di cose e persone, favorite anche dal mascheramento dei volti che dà quasi un senso di sicurezza da una possibile identificazione/impunibilità, agli atti di molestie sessuali di gruppo (questo è accaduto anche a Capodanno del 2022 in Italia a Milano in P.zza del Duomo e nel Capodanno del 2015 in Germania…) giusto per citare alcuni degli atti che col Carnevale non hanno nulla a che fare.

Senza contare le rapine a volto coperto, magari da una irridente maschera – per es. di Cucciolo, il noto nanetto di Biancaneve – in negozi o supermercati, ecc. Ma anche nei paesi più piccoli, dove una volta non si sentivano se non episodicamente fatti di cronaca, si verificano sempre più spesso crimini verso il patrimonio e le persone. Riporto una disposizione del Sindaco del comune di Pieve di Soligo (TV) dove in un articolo del 2013 si legge che aveva vietato l’uso delle maschere di Carnevale alla sera e relativi travestimenti per evitare di favorire i delinquenti nel mettere a segno atti delittuosi. Altrettanto vietava l’uso di bombolette spray, petardi, farina, coloranti, ecc. per evitare fenomeni di imbrattamento e vandalismo…

Mi fermo qui, altrimenti questo articolo di costume (a proposito del Carnevale…) diventa l’amarcord sgradito di episodi sgradevoli. Ma non mettiamo, però, la testa sotto la sabbia perché questo “travestimento” da “struzzo” sarebbe pericoloso.

MORALE

Possibile che una festa tanto tradizionale e foriera di allegria che la stragrande maggioranza delle persone attende per distogliere, almeno per un giorno, la mente dalle preoccupazioni quotidiane si debba sempre trasformare in ciò che la stessa stragrande maggioranza di persone si augura non si trasformi? E non sia, piuttosto, così come deve essere, una occasione per trascorrere qualche ora con i figli più piccoli travestiti nei loro super-eroi, quei personaggi nei quali si immedesimano, brandendo le loro “alabarde spaziali”… sotto gli sguardi sorridenti e gli occhi vigili (mi raccomando!!!) dei propri genitori?

Ma tutto parte sempre e comunque dall’educazione con la quale si crescono in famiglia i giovani, nella scuola, nei luoghi di aggregazione dei ragazzi e, oggi come oggi, dal controllo sull’uso improprio dei social… perché se invece di essere strumenti di divulgazione sociale, appunto, di cose belle, spiritose, gioiose, si trasformano in strumenti per registrare e veicolare scene di assurda follia.

Vedi cavo di acciaio teso ad altezza d’uomo, a Milano in Viale Toscana, tra un palo di sostegno di un cartello stradale e un tronco di albero, ad altezza d’uomo, alle 2 della mattina, a gennaio di quest’anno o analoga “bravata” realizzata con nastro adesivo teso anch’esso in strada a Settimo Torinese: tutte visualizzazioni che possono portare ad emulazioni da parte di giovani non solo immaturi, ma proprio vuoti dentro, annoiati che per divertirsi mettono a repentaglio la vita di altre persone…

Ma non dovevamo parlare del proverbio che “A Carnevale ogni scherzo vale”? Certo, ma lascio a voi, nei vostri commenti, raccontarmi e riportare qualche scherzo realmente tale che ricordate, fatto o subito, nella vostra vita, sia da giovani che da più adulti. Spero siano senz’altro più divertenti di quelli che la cronaca ci riporta ogni fine carnevale, un po’ come la mattina del primo dell’anno.

In attesa di leggerne e renderli fruibili a tutti i lettori, vi saluto augurandovi veramente un festoso Carnevale!

Con affetto, vostro Antonio.

P.S.: oh, se mi inviate qualche vostra foto in maschera, non è detto che – se mi autorizzate e me lo scrivete – possa anche pubblicarle… A voi la scelta (e il coraggio, ah, ah…)!

Quello che hai letto ti è piaciuto?

Condividi questo post con i tuoi amici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il mio romanzo spirituale

Anche i morti hanno bisogno dei vivi

antonio-palmiero-anche-i-morti-hanno-bisogno-dei-vivi-mockup-libro

Altri racconti spirituali di Antonio Palmiero

La newsletter per lettori appassionati

Una mail che vorrai sempre aprire