Antonio Palmiero

Amicizia tra Uomo e Donna, esiste davvero quella autentica?

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Cari lettori, ad una prima lettura, dopo aver digitato questo titolo, la risposta più immediata che mi è sorta spontanea è stata… “Uhmm…”. Interiezione, quest’ultima, che manifesta perplessità.

Già… perché è una domanda che, penso, l’essere umano si sia posto sin dalle origini senza, credo, essere ancora riuscito a dare una risposta solutiva al quesito o, forse, quella “giusta”.

Amicizia tra Uomo e Donna, può esistere davvero?

L’equivoco può nascere dal confondere i due sentimenti aurei nei rapporti umani: l’amore e l’amicizia.

Perché? Perché occorre far chiarezza sul loro differente significato per evitare di cadere in equivoci.

In questa operazione, mi faccio aiutare dal dizionario della Oxford Languages dal quale ho estratto la definizione che mi è parsa più calzante col mio modo di vedere:

Amicizia”: sostantivo femminile.

  1. Reciproco affetto, costante e operoso, tra persona e persona, nato da una scelta che tiene conto della conformità dei voleri o dei caratteri e da una prolungata consuetudine.
  2. eufem. Relazione amorosa.

Amore”: sostantivo maschile

1. Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale.

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Amicizia tra Uomo e Donna, una prima distinzione grammaticale

Permettetemi una prima e immediata osservazione:

Amicizia”: sostantivo femminile; “Amore”: sostantivo maschile.

Sarà un caso, ma già questa distinzione di genere, grammaticalmente intesa, fa intendere come la natura generi differenze, o meglio, attribuisca all’uno piuttosto che all’altra una connotazione che sembrerebbe tipica e preponderante come orientamento nei due sessi e della maggior inclinazione verso un atteggiamento rispetto all’altro.

Uscendo da questa riflessione un po’ “ermetica”, proviamo ad analizzare le due definizioni e trarre le nostre considerazioni.

Premesso che su un tema di questa natura si potrebbero scrivere, e sono stati scritti,’ libri e libri, per la vastità e varietà di problematiche e casistiche coinvolte e coinvolgenti (siamo circa 8 miliardi di esseri umani e credo che ognuno declinerebbe e incarnerebbe in modo differente questi due termini, magari in modo simile ma comunque unico e diverso da ogni altro) proviamo ad addentrarci in questa disamina.

Come nasce un’amicizia tra Uomo e Donna

Normalmente, una amicizia tra due persone, indistintamente, sorge da una affinità nel modo di pensare, per una simpatia a volte semplicemente epidermica, “a pelle” come si dice, e via via va consolidandosi nel tempo per la capacità di condividere opinioni e situazioni che la vita porta a dover affrontare.

Pensiamo, ad esempio, alla classica affermazione: “Il vero amico lo si trova nel momento del bisogno” o, ancora: “Chi trova un amico trova un tesoro”, ecc. tutte espressioni che vanno a toccare la reciproca volontà e desiderio di valorizzare quel rapporto instauratosi e che si vuol mantenere nell’arco temporale della nostra esistenza. Ciò, indipendentemente dal fatto che le due persone siano dello stesso sesso o meno.

Queste, a mio avviso, le “regole” che valgono sempre: rispetto, riservatezza, segretezza per una confidenza ricevuta, disponibilità, affetto, ecc. che dovrebbero caratterizzare il reciproco sentimento e sono cemento per una lunga e duratura amicizia sincera, cioè quella che non si aspetta nulla di ritorno, nulla in cambio, ma agisce disinteressatamente per il bene dell’altro, altrimenti si chiamerebbe… “opportunismo”.

E tra un uomo e una donna non si può, quindi, instaurare un rapporto di questa natura senza che la “natura” prevalga “rovinando” tutto?

È quello che stiamo cercando di analizzare senza aver la pretesa di rispondere in modo esaustivo, dando la giusta risposta come se fossimo ad un telequiz e, a proposito di quesiti, mi domando se esista “la” risposta giusta.

Amicizia tra Uomo e Donna, il fattore sessuale

Sarebbe falso affermare che, categoricamente, tra un maschio e una femmina non possa esistere questo sincero rapporto di reciproca solidarietà e condivisione del vivere comune, ma ciò che può turbare questo sereno rapporto è l’attrazione sessuale che potrebbe far “degenerare” in relazione amorosa quell’iniziale rapporto amicale.

E cosa ci sarebbe di male?

Nulla, per carità, ma la nostra analisi cerca di rispondere, tra tesi e antitesi, al quesito in testa all’articolo, cercando la naturale sintesi: se tra due persone l’iniziale sentimento si trasformasse in attrazione fisica e da qui in quella sentimentale per sfociare nell’amore, ben venga, ma allora si dovrebbe concludere che tra uomo e donna, inevitabilmente, prima o poi, là… andiamo a finire.

Non è sempre così anche se, indiscutibilmente, nel corso della vita, molte relazioni tra amici, magari nate in età adolescenziale, sui banchi di scuola, in palestra, in vacanza, ecc. possano fortificarsi sia prima che dopo un matrimonio, ovviamente non tra di loro.

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Cosa intendo dire?

Che, talvolta, trascorrendo il tempo e gli anni, la confidenza che va via via accrescendo tra questi amici possa generare delle condizioni di maggior disinibizione e, complice la maggiore maturità e confidenza tra di loro, sfociare in una relazione anche extra-coniugale, spinti magari da quel desiderio maturato per lungo tempo in cuor proprio, represso per timidezza o circostanze non favorevoli, senza mai aver avuto il coraggio di manifestarlo esplicitamente, da giovani, per poi esprimerlo – disinibitamente – in età più avanzata.

Desidero farvi una anticipazione – a voi miei fedeli lettori – riservata: sto completando il mio prossimo libro proprio sul tema della fedeltà coniugale, o comunque della coppia, analizzando le tante situazioni, confessatemi, che hanno portato a fare il “passo” o, al vero, a riuscire ad astenersene.

Ma di questo vi darò debita comunicazione a suo tempo.

Tornando al discorso “attrazione fatale”, quanti di voi non hanno mai provato una emozione simile per un proprio amico/a?

Credo rientri nella normalità e non ci sarebbe nulla di male se ciò si manifestasse prima di altre scelte sentimentali – leggi matrimonio – e, lungi da me voler condannare moralmente alcuno, non sempre senza conseguenze non solo morali, di coscienza, ma anche materiali (leggi separazioni, divorzi, costi e rovesci economici con relative famiglie che si “sfasciano”…).

Amicizia tra Uomo e Donna, l’autocontrollo del gentil sesso

Dicevo più sopra che il termine “amicizia” è un sostantivo femminile.

Sì, perché la “femmina” rispetto al “maschio”, almeno sotto l’aspetto sessuale, ha una capacità di autocontrollo di gran lunga superiore ed è spesso lei, se non nella totalità dei casi, a decidere se concedersi o meno ad una proposta, ad una avance da parte maschile e quindi gestire un rapporto di amicizia sapendolo contenere nei giusti termini.

Una precisazione: qui mi riferisco ad una relazione amicale e/o amorosa di natura eterosessuale perché non ho esperienza e competenza relativamente ai meccanismi che regolano la relazione omosessuale, maschile e/o femminile, per cui mi astengo da considerazioni in merito onde evitare conclusioni errate ed erronee, senza voler discriminare nessuno.

Perché nasce un’amicizia tra uomo e donna

Precisato questo, devo anche dire di aver conosciuto situazioni in cui la ricerca di una amicizia extra-coniugale era nata per compensare una difficoltà matrimoniale che la routine aveva “schiacciato” in un appiattimento pressochè totale, dove il dialogo, la complicità, la condivisione dei reciproci stati d’animo e quant’altro, di fatto, non esistevano più.

Sorge, in una normale vita a due, più eventuali figli (ma che qui non entrano in gioco se non per la responsabilità genitoriale nei loro confronti da parte di madre e padre), svuotata dal loro iniziale entusiasmo e senso unitivo, il bisogno di trovare sfogo, sotto il profilo confidenziale, con un altro lui o lei.

Inizialmente amico/a per poi, sebbene non sempre, sia chiaro, questa intesa, questa complicità intellettuale, questa confidenza reciproca potersi trasformare in una relazione amorosa perché, magari, anche il “terzo incomodo” si trova a sua volta in analoga situazione, necessità, risultando insoddisfatto del proprio partner… fatto questo non raro.

Ricordate, infatti, la seconda definizione, quella in senso eufemistico, di amicizia? “Eufem. Relazione amorosa”.

Insomma, gira e volta, mi sembra che emerga un quadro con un asse pre-inclinato ad una futura probabile se non certa destinazione. Sbaglio?


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Ribadisco: non è una legge matematica, ma spesso 1+1 = 3… e il “terzo” altrettanto spesso potrebbe essere un amico della coppia e, in una società dove i valori morali sembrano aver lasciato molto spazio ad altri “pseudovalori” o differenti valori etici, il passo non dico sia scontato ma sempre in agguato e frequentemente giustificato, a torto o a ragione.

Poi ci sono mille situazioni che confutano questo assunto, ma bisogna sempre stare attenti ed evitare di mettersi troppo alla prova perché il terreno dei sentimenti, e non parlo solo di attrazione fisica e desiderio sessuale da soddisfare, è un terreno molto scivoloso e, da un affetto puro e sincero, può sempre nascere un qualcosa di più che potrebbe farci deragliare dai buoni e corretti propositi.

Esistono ovviamente tanti tipi di amicizie che per differenza di età, cultura, ambiente non consentono che il rapporto “degeneri” ma, ripeto, mai dire mai.

Mi sovviene una battuta che una carissima amica, nel presentarmi un suo amico, esordì così: “Ti presento il mio amico diletto, cioè, “di-letto”” accompagnando la battuta con una comune e reciproca risata che ne seguì. Giuro, non ho mai verificato…

Amicizia tra Uomo e Donna, esiste in maniera sincera?

Come capire, dunque, se tra due amici c’è vera amicizia o quale parametro può aiutarci a comprenderlo?

Credo che una cosa che differenzi l’amicizia dall’amore sia la seguente: l’amicizia autentica tra i due sessi non è condizionata dalla pulsione sessuale più esplicita (che come abbiamo detto non è da escludersi, ma da controllarsi…) e non è condizionata da fattori come tempo e distanza.

In che senso?

Nel senso che tra due amici autentici, pur non vedendosi da molto tempo e/o abitando in aree anche molto distanti, nel momento in cui si incontrano, sembra si siano lasciati il giorno precedente.

Nell’amore tra un uomo e una donna, ciò non è possibile: una delle cause prime di rottura di rapporti o di non buona conclusione tra fidanzati e promessi sposi, infatti, è proprio la distanza fisica e il tempo che si interpone tra un incontro e l’altro.

Con questa riflessione introduciamo, allora, il termine “Amore” che viene declinato al… maschile, scherzi della nostra lingua, ma che al suo interno ha una valenza: è tipico del maschio l’impulso sessuale manifesto a ricercare nell’altro sesso quel legame che è “…volto ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale”, senza nulla togliere alla “Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone…”.

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Perché ho anteposto la parte finale della definizione a quella iniziale?

Perché l’esperienza di vita mi ha insegnato che prima nasce quell’impulso che muove verso…, poi subentra la parte di dedizione appassionata ed esclusiva.

È sempre difficile operare una dicotomia tra i due sentimenti perché l’uomo, in una miscellanea di corpo e spirito, di eros ed agape, di amicizia ed amore, è continuamente “sballottato” da ciò che si anima nel suo cuore, quel “guazzabuglio”, così come lo definiva Alessandro Manzoni.

Ed è altrettanto difficile mantenere un comportamento corretto che garantisca il reciproco rispetto dei sentimenti autentici tra un uomo e una donna, dipendendo da entrambi definire la linea di demarcazione tra amicizia e amore, superata la quale è difficile poter tornare indietro e, soprattutto, riuscire a mantenere, poi, quell’Amicizia, con l’“A” maiuscola, rischiando, invece, di romperla irrimediabilmente.

Cari lettori, non so se sia riuscito a dare una risposta, non dico esaustiva, ma almeno esauriente al quesito, ma sono aperto alle vostre considerazioni e commenti che vorrete scrivermi: vi prometto che a tutti darò la mia risposta.

Con affetto e amicizia sincera, Antonio

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2 risposte

  1. Ciao Antonio,
    dopo aver letto ciò che hai scritto, penso che, l’amicizia tra uomo e donna, sia possibile.
    Per quanto mi riguarda, ho molte amicizie maschili, che porto avanti da sempre; penso ci voglia rispetto e buon senso verso l’altra persona, per non “invadere” la sfera amicale.
    Come si suol dire “: patti chiari e … amicizia lunga”.

  2. Cara Francesca,
    mi sembra una giusta filosofia: se l’amicizia è autentica e vuole rimanere tale, meglio chiarie sin da subito i termini, evitando così fraintendimenti.

    Concordo.

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